fbpx
Sindrome del Colon irritabile: consigli utili
Consigli utili per il colon irritabile

Pubblicato il:

Tabella dei Contenuti

La sindrome del colon irritabile è un disturbo gastrointestinale molto comune che colpisce fra il 15 ed il 20% della popolazione mondiale ed è caratterizzata da dolore addominale ricorrente, presente almeno un giorno alla settimana da almeno due mesi, associato anche a cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni e della consistenza delle feci. 

Quali sono i sintomi principali?

Viene diagnosticato unicamente attraverso la valutazione dei sintomi riferiti dal paziente, tra cui i più comuni sono:

  • Gonfiore addominale
  • Eccessiva flatulenza
  • Alvo alterno (Stipsi e diarrea)
  • Crampi e coliche

Tuttavia, perché venga diagnosticata la sindrome del colon irritabile, questi sintomi devono essere presenti frequentemente nella vita di una persona. Un gonfiore addominale transitorio o un leggero meteorismo, infatti, sono meccanismi fisiologici, totalmente normali che non devono creare allarmismi. 

Esploriamo le cause

Fino a poco tempo fa si riteneva che il colon irritabile fosse dovuto prevalentemente all’alterazione della motilità intestinale, oggi invece si è delineata sempre di più l’ipotesi che ci sia un’implicazione tra asse intestino-cervello e la dieta, intesa come stile di vita e alimentazione.

Può accadere infatti che, in soggetti predisposti o in periodi caratterizzati da stress intenso, ci sia un’eccessiva attivazione dei neuroni del nostro sistema nervoso intestinale (o GALT) che porta ad uno squilibrio dell’assorbimento intestinale. 

Sindrome del Colon irritabile: consigli utili

Un’altra spiegazione può essere dovuta a un deficit di enzimi nel nostro intestino, uno fra tutti quello della lattasi, cioè l’enzima che si occupa della digestione del lattosio. È di dominio pubblico che col passare degli anni la funzione di questo enzima va diminuendo così come il nostro livello di tolleranza a questo zucchero. 

Infine, è stato verificato che i batteri che colonizzano il nostro intestino, definito come microbiota intestinale, è diverso da persona a persona. Questi batteri tendono ad avere capacità diverse di fermentazione del cibo, manifestando a volte veri e propri disturbi nella digestione di questi cibi.

Un aiuto per migliorare questa sindrome viene proprio dall’alimentazione, in particolare attraverso una dietoterapia a basso introito di FODMAPs: un metodo sviluppato dall’Università di Melbourne, utile ad intervenire sui sintomi e le cause della sindrome del colon irritabile.

I cibi FODMAPs

I FODMAPs sono cibi ad alto contenuto di oligosaccaridi fermentati (FO), disaccaridi (D), monosaccardi (M), e polioli, (P). Ma nella pratica quali sono? Tra questi cibi troviamo la mela, pera, miele, succhi di frutta, carciofi, cavoli, cavolfiori, broccoli, lenticchie, fagioli, fave, legumi in genere, latte vaccino fresco e formaggi freschi a favore di cibi che ne contengono in basse quantità. Tra di essi ci sono banana, mirtilli, pompelmo, melone, kiwi, limone, arancia, mandarino, frutti di bosco (lamponi e fragole), sedano, peperoni, melanzane, fagiolini, lattuga, pomodoro, latte di soia o di riso, formaggi stagionati, farro e tra gli zuccheri il saccarosio.

La dieta a basso contenuto di FODMAPs consiste nell’eliminazione di questi alimenti per 4-6 settimane per poi reintrodurli lentamente osservando gli alimenti che, anche se reintrodotti non causano sintomi.

Dopo questo periodo, si procede alla creazione di una lista alimentare personalizzata. Si tratta appunto di una lista comprendente tutti gli alimenti che il paziente può mangiare liberamente, quelli da limitare e quelli invece che è meglio evitare per non accusare nuovamente gli stessi disturbi.

Infine, svolgere attività fisica in maniera regolare è di aiuto, in particolare praticare sport di media intensità e di tipo aerobico come camminate a passo sostenuto per almeno 30 minuti per 3-4 volte a settimana o il nuoto.

Scegliendo quindi cibi funzionali al benessere del colon e facendo movimento si possono contrastare i disturbi della sintomatologia intestinale dolorosa.

Scopri altri
Articoli